Investimenti e analisi aziende: Beyond Meat

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Secondo la Plant-Based Foods Association (PBFA), un gruppo commerciale di oltre 200 aziende associate, il settore degli alimenti alternativi è cresciuto nel 2020 con un incremento delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti del 27% e un valore totale del mercato di 7 miliardi di dollari.
La questione non è solo di natura economica ma anche morale e ambientale.
Solo quest’anno, sempre secondo la PBFA, gli esseri umani hanno mangiato più di 262 milioni di tonnellate di carne animale. È il doppio di quanto si consumava 30 anni fa. Gli allevamenti e la produzione così elevata di cibo, implicano un enorme impiego di acqua e mangimi che generano da soli quasi il 20% delle emissioni di anidride carbonica scaricate nell’atmosfera, oltre il conseguente inquinamento dovuto al trasporto connesso alla distribuzione.


Ora, più che mai, l’uomo è messo di fronte ad una scelta etica: ridurre drasticamente il consumo pro-capite di carne di origine animale o arrivare ad una sorta di apocalisse. In questa prospettiva, non sorprende vedere come alcuni grossi investitori come Bill Gates e Jeff Bezos, abbiamo messo gli occhi su questa interessante opportunità di business che apre sempre più la strada al veganismo.


Il settore produttivo che sta interessando questi grossi investitori, è guidato da Beyond Meat e Impossible Foods, i cui prodotti di carne vegana stanno iniziando a preoccupare la grossa industria alimentare statunitense con un volume di affari che si aggira sui 733mila milioni di dollari.
Al momento, il consumo di questi prodotti alternativi rappresenta solo l´1% del mercato globale. Ma la cosa interessante è che il prezzo di questo prodotto si sta avvicinando al costo della carne tradizionale.
Analisi Generale
La compagnia
Beyond Meat (Nasdaq: BYND) è un fornitore di carni a base vegetale, come hamburger, salsicce, carne macinata e pollo. A differenza di altri prodotti vegetariani, Beyond Meat, il cui target è rivolto sia agli onnivori che ai vegetariani, cerca di replicare l’aspetto, la cottura e il gusto della carne.
La società era precedentemente nota come Savage River, Inc. e ha cambiato nome in Beyond Meat, Inc. nel settembre 2018. Beyond Meat, Inc. è stata fondata nel 2009 e ha sede a El Segundo, in California.
Mercato e business: punti a favore
I prodotti sono ampiamente disponibili negli Stati Uniti e in Canada e anche in altri 83 paesi, sia nei negozi al dettaglio che nel canale della ristorazione. I ricavi internazionali hanno rappresentato il 31% delle vendite del 2021.
Nel 2019, prima della pandemia da covid, le vendite erano equamente suddivise tra questi due canali, anche se nel 2021 il mix si attestava al 70% al dettaglio ed il 30% al servizio di ristorazione. Pensiamo che la ripresa dalla crisi, i nuovi accordi commerciali nel campo della ristorazione e anche e soprattutto la presa di coscienza verso un pianeta più vivibile, restituiranno il giusto trend in crescita a questi prodotti.
Mercato e business: punti a sfavore
All’inizio del 2021 McDonald’s e Beyond Meat hanno annunciato una partnership triennale per introdurre gli hamburger vegani McPlant in alcuni mercati internazionali, tra cui Svezia, Danimarca, Austria, Paesi Bassi e Regno Unito e, alcuni mesi dopo, si è assistito ad un risultato più che soddisfacente.
Negli Stati Uniti, questa partnership è stata meno presente sul mercato (chissà perché…!) testando i McPlant in solo 8 ristoranti per capirne la domanda.
Di recente, quest’anno, McDonald’s ha dichiarato di aver concluso il test negli Stati Uniti in quanto la domanda degli hamburger senza carne si è dimostrata poco brillante (leggi: conflitto di interessi e pressioni delle lobbies di allevatori!)
Questa anticipata interruzione degli accordi triennali ha fatto scendere la quotazione del titolo del 53% quest’anno, portando le azioni da $134,99 ad un minimo di $20,5.

Considerazioni
Attualmente il valore ad azione quota circa $38 ed i suoi prodotti risultano essere un po´ più costosi della concorrenza.
In generale, vista l’attuale situazione in cui riversa l’azienda e considerando gli sfumati accordi con il colosso McDonald’s, i numeri della compagnia ci indicano al momento valori non molto confortanti.
Ciononostante, le previsioni degli analisti ed il Fair Value dell’azienda, ci suggeriscono qualche spunto interessante per poter inserire anche Beyond Meat nella nostra operatività.


Peraltro un recente bollettino aziendale ha rilasciato, sì un ridimensionamento delle previsioni sulle entrate per l’anno 2022 ma comunque con un aumento di certo non trascurabile per qualche spunto operativo interessante.

In ultima analisi, e per tornare alla nostra introduzione sugli aspetti morali sul consumo (forse) dissennato di carne animale, crediamo fortemente che la saggezza avrà finalmente la meglio. Alla fine, ciò che importa in tavola, è magiare sano e con sapore. E le alternative vegane sono proprio qui ad indicarci la strada. E poi, ogni tanto, una succosa bistecca di buon manzo ce la potremmo anche concedere e godercela maggiormente.
Il trend è già in atto; i grandi investitori hanno iniziato a metterci le mani in pasta ed infine l’analisi del “fiocco di neve” sulla panoramica aziendale ci evidenzia che proprio il “futuro” è la linea di forza di Beyond Meat e di questo settore.

Spunti operativi
Alla luce di tutto quanto detto e dell’attuale situazione finanziaria in cui riversa Beyond Meat al momento, l’acquisto di azioni nude è da consigliare solo a chi ha una visione di lungo termine rafforzata dalla convinzione di un possibile ed auspicabile minor consumo di carne di origine animale.
Il titolo quota attualmente il 45% al di sotto della stima del suo valore equo e si prevede che i ricavi possano crescere del 28,64% all’anno.
Analizzando l’attuale grafico tecnico nei suoi principali timeframes, siamo di fronte ad un probabile, se non certo, innesco di un trend rialzista.
Il timeframe giornaliero ci evidenzia come i volumi stiano esplodendo, e i timeframe settimanale e mensile rafforzano questa idea di innesco long del titolo.
Due le aree di possibili prossimi target, una in zona 54 dollari e la successiva in zona 74 dollari.



Possibile Strategia: acquisto di opzioni call ATM blindando il rischio o, per i più forti di cuore, di vendita di put stando un po’ più sul pezzo e sapendo gestire la posizione qualora ci giri contro.
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Giacomo Bontempo – Insider Academy
2 risposte
Al momento sono in demo con la sola strategia che ho imparato sarà pure per i forti di cuore ma la Sell Put regala belle soddisfazioni se sai come agire nel caso il sottostante inverta il trend e se hai fatto il tutto precedere da analisi fondamentale del settore economico di riferimento e fondamentale e tecnica del titolo. Grazie per il prezioso spunto di riflessione peccato dover rimandare ancora per un po’ l’operativa reale
Esatto Michele! Grazie del commento 🙂